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La ferita del TRADIMENTO

Roberta Longoni • feb 05, 2020



La quarta ferita: il TRADIMENTO
La ferita emotiva del tradimento è legata alla fiducia che ad un certo punto è venuta a mancare. 
Ad esempio si potrebbe essere vittime di una promessa non mantenuta o di un’aspettativa non raggiunta. 
Chi ha dentro di sé la ferita del tradimento pretende molto sia da se stesso che dagli altri e non ama mostrare segni di debolezza. 
Le ricche aspettative per il futuro a volte possono diventare un ostacolo perché impediscono di vivere al meglio il presente. 
Le persone con questa ferita spesso cercano di tenere sotto controllo gli eventi e chi le circonda..

Questa ferita è solitamente attivata dal genitore di sesso opposto è direttamente collegata alla ferita dell’abbandono
Se si ha quella dell’abbandono si ha anche quella del tradimento, ma non vale il viceversa. 
Si sviluppa come collera nei confronti del genitore, porta a colpevolizzare sempre gli altri piuttosto che noi stessi. 
Deriva dalla rabbia sviluppata dalla bambina, ad esempio, nei confronti nel padre, e che quindi può continuare ad avere anche da adulta nei confronti del suo partner o del sesso maschile in generale. E’ provocata da una grande delusione che prova il bambino nei confronti del genitore, vorrebbe quasi cambiarlo se potesse, si sente tradito da quello che dovrebbe essere il suo migliore alleato, dalla famiglia, spesso ha vissuto in un ambiente familiare aggressivo.
Appena il bimbo sente la ferita da tradimento, si crea una maschera di protezione, che, in questo caso, è quella del CONTROLLORE
Il controllore ha uno sguardo intenso e seducente, che dona alle persone la sensazione di sentirsi importanti e speciali per lui. Riesce a cogliere tutto con una sola occhiata, guarda ed osserva l’altro anche da lontano, oppure fissa e scruta per intimidire. In questo modo si protegge ed evita di mostrare la propria vulnerabilità e debolezza. La forza è una caratteristica che accomuna coloro che soffrono di questa ferita.

Il controllore fa di tutto per diventare una persona affidabile e responsabile, importante e fuori dall’ordinario. 
Poiché ha difficoltà ad accettare il tradimento non riesce a vedere quante volte tradisce se stesso e gli altri e, se gli capita di non mantenere una promessa o di mancare qualche impegno, troverà giustificazioni e scuse per sé e per gli altri.

Volendo tenere le cose sotto controllo, cercherà di prevedere tutto, ed avrà aspettative ben precise sugli altri, perché dovrà verificare di potersi veramente fidare di loro. 
Di solito sviluppa una personalità forte, che lo porta ad affermare ciò in cui crede con vigore, ed è convinto che gli altri siano d’accordo con lui. 
Ha poca pazienza con le persone più lente perché lui è veloce e rapido nel capire e comprendere; si spazientisce facilmente, andando in collera quando deve aspettare gli altri.

Il controllore ha una voce forte, che si sente da lontano;
Il controllore prende molto spazio. Gli piace ballare e ne approfitta per sedurre. Soprattutto la cosa gli offre un’occasione per farsi guardare. Ciò che ne emana è un “guardatemi”;
Il controllore compra una macchina potente, che verrà notata. Puoi applicare questa caratteristica ad altre categorie di acquisti, oltre che al tuo modo di vestirti;
Il controllore si sede inclinando il busto all’indietro, con le braccia incrociate quando ascolta. Quando è lui a parlare si china in avanti, per meglio convincere il suo interlocutore;

La ferita da TRADIMENTO è in via di guarigione quando non si vivono più tante emozioni nel momento in cui qualcuno o qualcosa disturba i propri piani. Si molla la presa più facilmente. Preciso che mollare la presa significa smettere di restare aggrappati ai risultati, smettere di volere che tutto avvenga secondo i nostri piani. 
Non si cerca più di trovarsi al centro dell’ attenzione. Quando si è molto fieri di se stessi in seguito a una propria impresa, si può essere a proprio agio anche senza il riconoscimento altrui.

La “guarigione” inizia quando si smette di voler essere al centro dell’attenzione, di volere l’ultima parola, di cercare determinati risultati. Riconoscendo tutta la messinscena creata e comprendendo che non serve più, si inizia a fidarsi di sé, smettendo di ignorare i propri bisogni per mantenere in piedi una certa immagine, per poi decidere di lasciarla andare e di mostrarsi come si è realmente, senza più il timore d’essere traditi, poiché non si tradisce più se stessi.


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